FAQ
1. Quando e perché rivolgersi a psicologo, logopedista e neuropsichiatra per un bambino con difficoltà scolastiche?
Se tuo figlio sta affrontando problemi scolastici, è naturale sentirsi preoccupati e incerti su quale sia il passo giusto da compiere. Spesso sono gli insegnanti a segnalare delle difficoltà oppure sei tu stesso a notare che qualcosa non va. Ma a chi rivolgersi per un aiuto concreto?
Difficoltà, disturbi, problemi... Facciamo chiarezza.
La scuola è un ambiente in cui un bambino o una bambina, un ragazzo o una ragazza trascorre gran parte del suo tempo, per questo è il palcoscenico principale sul quale prendono forma diversi tipi di problematiche. Capire le cause di eventuali problemi a scuola è compito fondamentale di chi si prende cura di un giovane.
(Attenzione! Questo non significa distogliere l'attenzione dai bambini e le bambine che non manifestano difficoltà evidenti o non creano nessun problema a scuola!)
Nel linguaggio scolastico l'insieme delle difficoltà che richiedono un'attenzione specifica rientra nell'area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), conosciuti a livello internazionale come Special Educational Needs. Secondo le linee guida del MIUR (27/12/12), ogni studente può avere bisogni educativi speciali, in modo continuativo o temporaneo, per ragioni di natura:
Quali sono le cause più comuni delle difficoltà scolastiche?
I problemi scolastici possono derivare da diversi fattori:
Da queste condizioni derivano dei bisogni educativi che se non sono oggetto di attenzione possono comportare problemi quali bocciatura o abbandono scolastico. Certamente non è compito del genitore o dell'insegnante individuare con precisione la causa dei problemi: è fondamentale rivolgersi a uno specialista.
Quali specialisti possono aiutare?
Capire il ruolo delle diverse figure professionali è essenziale per avviare il giusto percorso di supporto.
A chi rivolgersi per primo?
Il primo passo è comprendere la natura del problema attraverso una valutazione diagnostica. Questo non significa necessariamente ottenere una diagnosi: a volte basta individuare strategie e strumenti per migliorare la situazione.
Nel caso di disturbi dell’apprendimento, il punto di riferimento principale è il neuropsichiatra infantile o lo psicologo, che possono avvalersi della collaborazione di altre figure sanitarie come logopedisti e terapisti della neuropsicomotricità.
Affrontare le difficoltà scolastiche con il giusto supporto può fare la differenza nel benessere e nel successo formativo di tuo figlio.
Difficoltà, disturbi, problemi... Facciamo chiarezza.
La scuola è un ambiente in cui un bambino o una bambina, un ragazzo o una ragazza trascorre gran parte del suo tempo, per questo è il palcoscenico principale sul quale prendono forma diversi tipi di problematiche. Capire le cause di eventuali problemi a scuola è compito fondamentale di chi si prende cura di un giovane.
(Attenzione! Questo non significa distogliere l'attenzione dai bambini e le bambine che non manifestano difficoltà evidenti o non creano nessun problema a scuola!)
Nel linguaggio scolastico l'insieme delle difficoltà che richiedono un'attenzione specifica rientra nell'area dei Bisogni Educativi Speciali (BES), conosciuti a livello internazionale come Special Educational Needs. Secondo le linee guida del MIUR (27/12/12), ogni studente può avere bisogni educativi speciali, in modo continuativo o temporaneo, per ragioni di natura:
- fisica, biologica o fisiologica
- psicologica, sociale o ambientale
Quali sono le cause più comuni delle difficoltà scolastiche?
I problemi scolastici possono derivare da diversi fattori:
- Disturbi dell’apprendimento (DSA e altri disturbi del neurosviluppo)
- Difficoltà emotive e relazionali transitorie (eventi di vita stressanti, insicurezza, difficoltà nei rapporti sociali)
- Disturbi psicologici persistenti (es. disturbi d'ansia, dell'umore)
- Fattori familiari e ambientali (mancanza di supporto, stress familiare, disagio socio-economico)
- Fattori scolastici (metodi di insegnamento poco adatti, scarsa comunicazione tra scuola e famiglia)
- Fattori biologici e medici (disturbi neurologici o sensoriali, problemi legati a sonno e alimentazione)
Da queste condizioni derivano dei bisogni educativi che se non sono oggetto di attenzione possono comportare problemi quali bocciatura o abbandono scolastico. Certamente non è compito del genitore o dell'insegnante individuare con precisione la causa dei problemi: è fondamentale rivolgersi a uno specialista.
Quali specialisti possono aiutare?
Capire il ruolo delle diverse figure professionali è essenziale per avviare il giusto percorso di supporto.
- Neuropsichiatra infantile: medico specializzato nei disturbi neurologici e psichiatrici dell'infanzia. Può effettuare diagnosi e prescrivere farmaci.
- Psicologo: si occupa di prevenzione, diagnosi, abilitazione-riabilitazione e sostegno in ambito psicologico e neuropsicologico. Valuta lo sviluppo cognitivo, emotivo e comportamentale, offre supporto psicologico e strategie per gestire difficoltà scolastiche ed emotive.
- Psicoterapeuta: si occupa della cura di disturbi psicologici attraverso percorsi terapeutici.
- Foniatra: medico specialista nei disturbi della comunicazione e del linguaggio.
- Logopedista: si occupa della prevenzione e della riabilitazione dei disturbi del linguaggio e della comunicazione in età evolutiva, adulta e geriatrica.
A chi rivolgersi per primo?
Il primo passo è comprendere la natura del problema attraverso una valutazione diagnostica. Questo non significa necessariamente ottenere una diagnosi: a volte basta individuare strategie e strumenti per migliorare la situazione.
Nel caso di disturbi dell’apprendimento, il punto di riferimento principale è il neuropsichiatra infantile o lo psicologo, che possono avvalersi della collaborazione di altre figure sanitarie come logopedisti e terapisti della neuropsicomotricità.
Affrontare le difficoltà scolastiche con il giusto supporto può fare la differenza nel benessere e nel successo formativo di tuo figlio.